Turismo e trasporti sono tra i settori colpiti più duramente dalla crisi economica dovuta all’emergenza Covid-19 e per questo il Parlamento Europeo, con una risoluzione approvata in plenaria, chiede misure urgenti a livello sia europeo che nazionale per garantire un sostegno rafforzato soprattutto alle piccole e medie imprese, le più bisognose di liquidità.
“Chiediamo una specifica linea di bilancio per questi comparti strategici che danno lavoro a 22,6 milioni di persone, pari all’11,2% dell’occupazione totale nell’Unione Europea – ha affermato Caterina Chinnici nella propria spiegazione di voto a favore – e che nel 2019 hanno generato il 9,5% del prodotto interno lordo dell’UE. Molte imprese sono sull’orlo del collasso finanziario, migliaia di addetti si ritrovano senza prospettiva di reddito e tanti sono i disagi per i viaggiatori: le azioni intraprese finora a livello europeo sono utili ma non sufficienti”.

Dall’assemblea legislativa dell’Unione, a larga maggioranza, sostegno anche agli agricoltori e alle piccole e medie imprese agroalimentari con una risoluzione che incrementa il sostegno finanziario proveniente dal Fondo di sviluppo rurale (Feasr). Disco verde inoltre a una risoluzione con la quale il Parlamento Europeo chiede misure rigorose per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori stagionali e transfrontalieri, vittime di un forte dumping sociale durante la crisi Covid-19, e per preservare queste categorie da possibili abusi.
La crisi Covid-19 lascia l’impronta anche su altri testi approvati dalla plenaria del Parlamento Europeo. Una di queste risoluzioni chiede alle istituzioni dell’UE e agli stati membri l’elaborazione di un piano per ripristinare la piena operatività dello spazio Schengen di libera circolazione, limitato dai controlli alle frontiere interne disposti da molti stati membri per la necessità di contenere la pandemia. “Queste misure sono state introdotte in assenza di coordinamento tra i paesi membri – sottolinea Caterina Chinnici nella propria spiegazione di voto a favore – ma lo spazio Schengen è centrale nel progetto dell’UE e il ritorno al suo pieno funzionamento è della massima importanza per la tutela del principio di libera circolazione, che è condizione fondamentale anche per la ripresa economica”.
E le debolezze dell’UE messe in luce dalla pandemia sono al centro della risoluzione con cui il Parlamento sottolinea la necessità di riforme istituzionali e politiche che consentano all’UE di affrontare più efficacemente le situazioni di crisi. Lo spunto è l’organizzazione della “Conferenza sul futuro dell’Europa”, rinviata a causa della crisi Covid-19: l’assemblea legislativa esorta Consiglio dell’UE e Commissione Europea a raggiungere un accordo per la sua organizzazione prima della pausa estiva. “La pandemia – dice Caterina Chinnici nella spiegazione di voto a favore della risoluzione – ci ha ricordato che l’Unione Europea è un progetto ancora da completare e che devono essere superate le inefficienze emerse nell’organizzazione della solidarietà e del coordinamento in situazioni di crisi. I tempi sono ormai maturi per ripensare l’Unione europea attraverso un grande forum di discussione capace di coinvolgere direttamente i cittadini”.
Di partecipazione diretta si occupa anche la risoluzione approvata per estendere di sei mesi, in conseguenza della crisi pandemica, il termine entro il quale, nel contesto dell’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), i cittadini dell’UE possono invitare la Commissione Europea a presentare una proposta di atto giuridico ai fini dell’attuazione delle politiche europee.
Via libera anche alla risoluzione che chiede una nuova e più ambiziosa strategia dell’UE sulla disabilità per il post-2020. “La strategia sulla disabilità 2010-2020 ha consentito di compiere alcuni progressi ma ancora troppe persone con disabilità nell’UE sono private dei diritti fondamentali ed è perciò necessario potenziare questo impegno – dice Caterina Chinnici – anche in considerazione di quanto la crisi Covid-19 ha colpito le persone con disabilità, molte delle quali hanno dovuto fronteggiare interruzioni nell’assistenza personale, e i minori disabili, penalizzati dalla chiusura delle scuole. La nuova strategia dovrà fondarsi su uguaglianza, partecipazione, libertà di movimento, autosufficienza, accesso al lavoro e alla formazione, educazione, lotta agli abusi e alle violenze, e caratterizzarsi per una forte attenzione ai diritti dei minori e delle donne”.
Spazio anche per il pronunciamento del Parlamento sul progetto di nuovo partenariato tra l’UE e il Regno Unito in seguito alla brexit. “L’accordo dovrà rispettare integrità e corretto funzionamento del mercato interno, autonomia del processo decisionale dell’UE, equilibrio fra diritti ed obblighi e parità di condizioni, anche per le imprese, in modo che siano garantite norme equivalenti in materia di protezione sociale, del lavoro, ambientale e dei consumatori”, ha dichiarato Caterina Chinnici motivando il voto a favore del testo. Sostegno da Caterina Chinnici, infine, alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell’Unione Europea per fornire assistenza a Portogallo, Spagna, Italia e Austria in seguito ai danni causati dalle calamità naturali dell’autunno 2019. Il totale degli aiuti è 279 milioni di euro, di cui oltre 211 destinati all’Italia.