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Safer Internet Day, Caterina Chinnici alla conferenza promossa da Telefono Azzurro: “Dal web evoluzioni rapide e sfide nuove, essenziali educazione e risposta legislativa. Dopo le disposizioni sulla sicurezza di vendite online e servizi fruiti da minori, ora l’obbligo di segnalare gli abusi sessuali e rimuovendo i contenuti e un centro UE”.

“La rete telematica è un ambiente che offre opportunità un tempo inimmaginabili ma che, vista la sua straordinaria rapidità di evoluzione, pone continuamente nuove sfide tra cui anche i rischi ai quali sono particolarmente esposti bambini e adolescenti, che nel territorio dell’Unione Europea costituiscono un terzo dell’utenza online. Bisogna agire a più livelli sull’educazione all’uso consapevole di Internet ma occorre anche massima prontezza nell’aggiornare le normative di settore per consentire ai minori di navigare in sicurezza, preservarli da abusi e garantire che gli abusi, quando si verificano, siano individuati e fermati, anche eliminandone ogni traccia in rete. Su tutto ciò lavoriamo incessantemente al Parlamento Europeo con specifiche azioni legislative e la conferenza sulla sicurezza online promossa da Telefono Azzurro per il Safer Internet Day, ormai punto di riferimento nell’agenda internazionale, offre un prezioso contributo alla condivisione e valorizzazione di idee e buone pratiche”.

Lo afferma l’eurodeputata di S&D Caterina Chinnici, cofondatrice e copresidente al Parlamento Europeo dell’Intergruppo per i diritti dei minori, intervenuta oggi pomeriggio all’evento Verso un’agenda digitale per l’infanzia e l’adolescenza a Roma (Palazzo Borromeo, Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede).

Un momento dell’intervento di Caterina Chinnici alla conferenza

Caterina Chinnici si è soffermata soprattutto sugli aspetti normativi, illustrando alcune iniziative portate avanti proprio dall’Intergruppo. “Ormai i più giovani utilizzano Internet anche come consumatori e acquirenti – ha sottolineato – senza però essere in condizione di esprimere un consenso informato online. Abbiamo quindi presentato un pacchetto di emendamenti poi accolti nella Legge sui servizi digitali per un espresso divieto alle piattaforme e alle aziende online di proporre pubblicità mirate per minori e per il divieto assoluto di profilazione dei minori a fini commerciali. Considerato che il mondo online si fa sempre più sofisticato, abbiamo presentato anche modifiche alla proposta di legge sull’intelligenza artificiale attualmente in itinere per far sì che tutti i servizi e prodotti online che potrebbero avere impatto sui bambini o influenza sulle loro azioni incorporino fin dall’inizio strumenti di sicurezza”.

“Drammatico e allarmante – ha poi aggiunto Caterina Chinnici – è il fenomeno dell’abuso e dello sfruttamento sessuale di minori. Almeno un bambino su cinque in Europa ha subito qualche forma di violenza sessuale, spesso anche online: dalle 23mila segnalazioni del 2010 si è passati alle 725mila del 2019, e poi il maggior tempo trascorso in connessione alla rete durante la pandemia Covid19 ha ulteriormente aggravato il quadro. Con la nuova proposta di regolamento contro gli abusi sessuali sui minori, l’Unione Europea sarà la prima a introdurre l’obbligo per i fornitori di servizi di comunicazione online di individuare e rimuovere il materiale pedopornografico e di segnalare tutti i casi di abuso sessuale sui minori, anche quelli di adescamento. Oggi, diversamente da 20 anni fa, ci sono gli strumenti tecnici per fare tutto questo, e sarà onere dei provider. Il testo – ha concluso Caterina Chinnici – include anche l’istituzione di un centro dell’UE specializzato in contrasto e prevenzione, come richiesto da una risoluzione del Parlamento Europeo del 2019 alla quale ho lavorato: sarà a tutti gli effetti un’agenzia dell’UE con il compito di ricevere e analizzare le segnalazioni di abusi, di coordinare gli accertamenti e di supportare gli stati membri nello sviluppo dei programmi di prevenzione e assistenza”.

(COM)

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