“I minori migranti attendono una risposta dagli stati membri dell’UE, e sebbene la tutela dei loro diritti sia una questione articolata, la risposta è semplice: maggiore volontà politica. A tutti i minori, migranti inclusi, dovrebbero sempre essere garantiti i diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, ma c’è un deficit di solidarietà e questo è inaccettabile”. Caterina Chinnici, co-fondatrice e co-presidente dell’intergruppo europarlamentere per i diritti dei minori, è intervenuta oggi pomeriggio a Bruxelles al 10° Forum europeo sui diritti del fanciullo organizzato dalla Commissione Europea, che proseguirà fino a domani e che quest’anno ha per tema la protezione di bambini e adolescenti nell’ambito delle politiche sulla migrazione.
“I bambini migranti sono portatori di diritti ai quali va data concretezza fin dal momento della prima accoglienza – ha aggiunto l’eurodeputata di S&D – e, per esempio, è a loro che deve essere attribuita priorità in materia di ricollocamento, ricongiungimento familiare e richieste di asilo. Il tempo per i bambini ha un valore diverso. Preoccupa il fatto che nella proposta di revisione del regolamento di Dublino non sia stata ascoltata la Corte europea di giustizia e sia quindi rimasto invariato il criterio di individuazione dello stato membro in cui va presentata la richiesta di asilo. Un criterio non in linea col principio del superiore interesse del minore e che continuerà a favorire la scomparsa di bambini e ragazzi, inevitabilmente esposti, così, al rischio di violenze, abusi e sfruttamento”.
“Occorre che i minori migranti, soprattutto quelli giunti in Europa senza familiari o altre persone che ne abbiano la responsabilità – ha detto ancora Caterina Chinnici – siano identificati con procedure non invasive ma comunque efficaci, altrimenti non è possibile proteggerli. E inoltre dobbiamo essere capaci di ascoltarli, dobbiamo conoscere la loro opinione prima di assumere decisioni destinate a dare un indirizzo al loro sviluppo e alla loro vita. Per rendere effettivi i loro diritti è certamente utile anche lo scambio di buone prassi, e l’Italia ne ha più di una, da ultima la legge sull’accoglienza dei minori migranti attualmente all’esame del parlamento. ”
“L’intergruppo europarlamentare sui diritti dei minori – ha premesso Caterina Chinnici in apertura di intervento – fa da pungolo e da stimolo ma è al tempo stesso un alleato della Commissione Europea nelle azioni a tutela dei minori”.
Al meeting sono intervenuti anche la commissaria europea alla giustizia Vera Jourova, il commissario alla migrazione Dimitris Avramopoulos e l’altra co-presidente dell’intergruppo, Anna Maria Corazza Bildt.

(COM)