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Il traffico illecito di beni culturali, filone criminoso in espansione: una ricerca universitaria commissionata da Caterina Chinnici con il sostegno di S&D analizza dal punto di vista tecnico-giuridico il fenomeno e le prospettive di contrasto

Il traffico illecito di beni culturali ha un forte impatto su molti paesi, oltre a costituire fonte di finanziamento per le organizzazioni criminali e strumento per il riciclaggio di denaro. È un fenomeno in crescita e per questo motivo, nella Strategia per la lotta alla criminalità organizzata 2021-2025 pubblicata ad aprile, la Commissione Europea ha preannunciato la presentazione di un apposito piano d’azione sulla lotta al commercio illecito di beni culturali. Su incarico di Caterina Chinnici, con il sostegno del gruppo europarlamentare S&D, un gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Antonella Massaro dell’Università Roma Tre ha realizzato uno studio, un approfondimento tecnico-giuridico pensato per indagare le particolarità del bene culturale e del fenomeno nei suoi vari aspetti, guardando alle specifiche esigenze e tecniche di tutela anche nella prospettiva del contrasto alle associazioni criminali.

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