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IL VOTO SPIEGATO – La fiducia alla nuova Commissione Europea, le risoluzioni per la lotta alla violenza contro le donne e per difendere i diritti dei bambini, la dichiarazione di emergenza climatica, il bilancio 2020 con risorse in più per lavoro giovanile e Pmi: la plenaria di Strasburgo ripercorsa attraverso il voto di Caterina Chinnici

(ST) A Strasburgo, nel Parlamento Europeo colorato idealmente d’azzurro per dare seguito con una risoluzione al trentennale della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, e colorato (anche visivamente) d’arancione per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è stata la settimana dell’atteso voto di fiducia alla nuova Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen.

Il “mosaico” degli impegni assunti dalla Commissione UE su impulso di S&D

Numeri solidi per l’esecutivo, che ha ottenuto da parte della plenaria un’approvazione a larga maggioranza con 461 voti favorevoli, 157 contrari e 89 astensioni. Tra i sì a sostegno della risoluzione quello di Caterina Chinnici, che definisce “importanti alcuni impegni assunti dalla Commissione su impulso del gruppo S&D, per esempio in materia di tutela ambientale e sviluppo sostenibile, di diritti sociali, lavoro, rafforzamento della democrazia, accesso alla giustizia e, ancora, per una politica condivisa su migrazione e asilo”.

Più protezione per i bambini nelle zone di guerra e di migrazione, lotta al traffico di minori, azioni per garantire ai minori la cittadinanza e per evitare che subiscano abusi sessuali sono alcuni degli strumenti invocati dal Parlamento Europeo nella risoluzione approvata, anche questa a larga maggioranza, in seguito al 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Co-firmataria della risoluzione Caterina Chinnici, che ha lavorato al testo come correlatore per conto del gruppo S&D.

“La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo è il trattato internazionale sui diritti umani più ratificato al mondo – evidenzia Caterina Chinnici, co-presidente dell’Intergruppo per i diritti dei minori – eppure in Europa e nel mondo ci sono ancora troppi bambini vittime di abusi psicologici e sfruttamento, ci sono milioni di bambini a rischio di povertà ed esclusione sociale. La tutela dell’infanzia, battaglia di cui il gruppo S&D è stato protagonista, è un elemento cruciale del pilastro sociale europeo per affrontare la povertà e l’emarginazione infantile. Oltre ad combattere l’esclusione sociale, vogliamo la creazione di un centro europeo per la protezione dei minori e di un rappresentante speciale per i diritti dei bambini, per fare in modo che nessun bimbo sia lasciato indietro”.

Via libera dall’Assemblea legislativa anche alla risoluzione con la quale, fra l’altro, si invitano le istituzioni comunitarie competenti a ultimare con urgenza e senza alcuna limitazione il processo di ratifica della convenzione di Istanbul da parte dell’UE, a promuoverne la ratifica da parte di tutti gli Stati membri (mancano all’appello Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Lituania, Slovacchia e Regno Unito) e a garantire la piena integrazione della convenzione nel quadro politico-legislativo dell’UE. L’atto, sostenuto con il voto anche da Caterina Chinnici, è stato approvato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che il Parlamento Europeo ha celebrato unendosi anche all’iniziativa “Orange the world” delle Nazioni Unite.

Luce arancione al Parlamento Europeo per “Orange the world” (Foto © European Union 2019)

“Le cifre sulle donne, ragazze e bambine vittime di violenza, fisica, sessuale, psicologica o via web che sia, fotografano un fenomeno drammaticamente diffuso nel territorio europeo – ha affermato Caterina Chinnici in una dichiarazione scritta – ma ancora sottostimato: troppe donne, infatti, non denunciano le violenze subite per paura, per vergogna, per ragioni economiche o perché devastate nella propria autostima dai continui maltrattamenti. Ciò accade soprattutto quando la violenza si verifica nel contesto delle relazioni affettive o tra le mura domestiche, spesso anche alla presenza dei bambini che diventano così vittime indirette di una delle più gravi forme di violenza di genere. È importante che l’Unione aderisca alla Convenzione per rafforzare la prevenzione, per fornire tutela e sostegno alle vittime, per dare un messaggio chiaro e forte contro queste intollerabili violazioni dei diritti e della dignità delle donne”.

Particolarmente significativa anche la risoluzione con la quale, in vista della COP25 (la conferenza Onu sui cambiamenti climatici in programma dal 2 al 13 dicembre a Madrid), il Parlamento Europeo ha dichiarato l’emergenza climatica e ambientale chiedendo contestualmente alla Commissione Europea di garantire che tutte le proposte legislative e di bilancio pertinenti siano in linea con l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi centigradi. E in un’ulteriore risoluzione, approvata nella stessa seduta (entrambe sono state votate da Caterina Chinnici), il Parlamento ha esortato l’UE a presentare alla COP25 una strategia per raggiungere la neutralità climatica non oltre il 2050.

Disco verde, infine, al bilancio per l’esercizio finanziario 2020, il cui budget è stato aumentato dal Parlamento di  400 milioni di euro rispetto al testo proposto alla Commissione Europea. Associando a questa maggiorazione del budget  una ridistribuzione di risorse da una linea di bilancio all’altra, il Parlamento ha destinato oltre 850 milioni di euro in più ad alcuni obiettivi prioritari tra cui la lotta al cambiamento climatico, il lavoro giovanile, le infrastrutture di rete e il sostegno alle piccole e medie imprese.

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